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Tutto sul Karate Full Contact!

Tutto sul Karate Full Contact!

di Shihan Mitia

Tutto sul Karate Full Contact!

Volete sapere tutto sul karate full contact? Siete nel posto giusto. Col termine “jissen” karate si intende il karate full contact o a contato pieno, si usano anche i termini “kenka” karate o più recentemente “ippai” karate. Il karate Jissen è quindi il karate a contatto pieno, quello dove si ricerca il KO nella formula sportiva.

Articolo di Shihan Mitia

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Le origini del Karate Full Contact

Iniziamo raccontando le origini del Karate full contact. Le origini del karate Jissen sono due: una, la prima è quella che vede l’epifania di tutto il karate a Okinawa tra la fine del 1800 e i primi del 1900.

La seconda “nascita” del karate Jissen avviene in Giappone a seguito della nipponizzazione del karate che, da metodo e scienza (artigiana) del combattimento assurge, aspira e anela a divenire un Dō (nell’accezione nipponica), cioè un metodo di accrescimento e miglioramento personale attraverso una pratica (marziale).

I natali del Jissen sono da far risalire al Giappone degli anni ‘60 ad opera di un maestro coreano naturalizzato giapponese di nome Oyama Masutatzu, oggi per i milioni di praticanti semplicemente Sosai (creatore).

Quest’uomo anelava ad un ritorno al karate “originario”, quello fatto di prove fisiche e che recava in sé una certa centralità nello studio del combattimento.

Per questo, uscendo da una delle scuole “tradizionali”, creò (su questa storia torneremo in un prossimo articolo) il suo karate il Kyokushinkai (“scuola della verità suprema”, oppure “scuola della verità pura”).

Cos’è il karate Kyokushin?

Il Kyokushinkai è considerato come la “scuola madre” di tutto il karate full contact moderno, infatti i derivati del Kyokushinkai rappresentano oggi le evoluzioni più funzionali in ambito di combattimento realistico.

La riflessione che Sosai innescò all’interno del karate Jissen era totalmente incentrata sull’idea di “efficacia combattiva”.

A quest’ultima si perveniva attraverso un estenuante lavoro fisico, condizionale e psicologicamente provante.

Karate Kyokushin vs Shotokan

Il karate Jissen si rifà ai metodi e agli scopi del karate “originario”. Quale? Quello di Okinawa. Per questo oggi, paradossalmente, troviamo più similitudini tra le formule Jissen e quelle okinawensi che non con il loro “anello di congiunzione”, che dovrebbe essere il karate nipponico denominato da qualche anno “tradizionale”.

Il full-contact karate si è evoluto in pochissimi anni dando origine a scuole di karate e a sport di combattimento che pur diversificandosi tra loro mantengono il principio dell’efficacia come obiettivo della pratica.

Karate Kyokushinkai: le scuole

Dopo Sosai ci furono altre figure che hanno influenzato il karate Jissen portando delle significative “evoluzioni”.

Quest’ultime non solo nel metodo, ma anche nel modo di concepire il combattimento. Ma due sono le figure che vorrei citare in questo articolo:

  • Jon Bluming, fondatore della scuola Kyokushin Budokai,
  • Takashi Azuma, fondatore della scuola Kudo.

Kaicho Bluming (la cui storia merita un articolo dedicato) era un fuoriclasse del judo antico (quello in cui si poteva anche colpire, con poche proibizioni nella formula sportiva).

Divenuto allievo di Oyama, dimostrò a Sosai stesso l’utilità e l’efficacia del sistema “newaza” (lotta, in piedi e a terra).

Successivamente, creò la propria scuola (la prima scuola Ippai occidentale): la Kyokushin Budokai.

Questa scuola non prevedeva lo studio dei kata, ma inseriva invece atterramenti, lotta e pugni al volto (che nel regolamento Kyokushinkai non erano consentiti).

Qualche anno dopo, grazie anche agli avanzamenti tecnico-industriali, Kaicho Azuma riuscì a varare il suo progetto il Kudo, originariamente chiamato daido juku karate.

Grazie all’utilizzo di caschetti particolari (creati appositamente per la formula sportiva) e all’utilizzo di protezioni (bandite nella scuola Kyokushinkai!) il maestro creò un regolamento apposito.

Quest’ultimo in pochissimi anni conquistò il mondo per la sua caratteristica di realismo e senso “globale” (ippai) del combattimento.

In esso è appunto è consentito colpire con colpi, atterrare e fare lotta in piedi e al suolo.

Questa piccola premessa proto-storica era la premessa per poter capire meglio cosa sia, quando è nato e, soprattutto, perché nasce il Karate full-contact.

Cosa vuol dire oggi praticare Jissen Karate? Il karate full contact in Italia

Spesso c’è un fraintendimento nel valutare il karate full contact, lo si pensa privo di studio e fatto solo “mazzate” come si suol dire “senza né arte né parte”.

Ovviamente non è cosi: il karate a contatto è organizzato come una scienza il cui banco di prova del combattimento è fondamentale.

Il Karate Kyokushinkai e le cinture

Il sistema di graduazione all’interno del Jissen è leggermente diverso rispetto agli omologhi giapponesi per quel che riguarda i kyu.

Tuttavia, negli ultimi 10 anni, sempre più scuole di matrice Kyokushin aderiscono al sistema di gradi del karate “tradizionale”.

Full contact: regole e metodo

Il karate stesso non è fatto di regolamenti o differenze tecniche… ma di metodi.

E appunto, come tutto il karate, anche il Jissen ha il proprio metodo.

La propria metodologia è basata principalmente sul condizionamento psico-fisico attraverso un continuo allenamento.

Si viene messi da subito davanti alle proprie paure e incertezze e questo è il primo passo per poterle affrontare ed eventualmente superare.

istruttore di karate bambini

     

Shihan Mitia

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